Grazie all’archeologia e alla gemmologia sappiamo che l’ambra era nota all’uomo già nell’antichità. L’ambra affascinava con la sua svariata trasparenza, diafanità, colore dal bianco al rosso e marrone, le inclusioni all’interno e l’odore caratteristico. Sono state studiate le sue proprietà elettriche particolari e veniva utilizzata in diversi modi; come gioielli e oggetti decorativi, per la produzione dei profumi e incensi, nella medicina e perfino come oggetto di culto.

Che cos’è l’ambra
L’ambra è una resina fossile di aspetto vetroso, formatasi da alberi vissuti dai 2 a 50 milioni d’anni fa. Dopo un lungo processo di evaporazione, fermentazione batterica, e ossidazione, la resina fuoriuscita da tali alberi si solidificava, fino a pietrificarsi, formando quella che conosciamo come pietra: ambra.
Esistono circa 60 varietà di ambra. Per la produzione di gioielli si usa soprattutto l’ambra proveniente dal Mar Baltico, che risulta la più bella, la più vecchia e la più pregiata.
L’Ambra Baltica a differenza di altre varietà di ambra contiene più del 3% (fino all’ 8%) di acido succinico. Per questo motivo solo l’Ambra Baltica è utilizzata nell’industria farmaceutica. L’Ambra Baltica contiene lo iodio ed è un generatore di ioni negativi naturale. Emette gli ioni negativi che sono presenti naturalmente nell’aria, ma più ce ne sono e maggiori sono i benefici sia per il corpo che per la mente, come diversi studi scientifici dimostrano. L’ambra rilascia i suoi effetti benefici direttamente a contatto con la pelle umana ed esercita un effetto terapeutico sulle articolazioni, cuore, sistema circolatorio, tiroide e delle vie respiratorie superiori.

Ambra: proprietà magiche
Miti, misteri e leggende accompagnano da oltre duemila anni la storia dell’ambra, con la quale si ricavano preziosi gioielli e amuleti. Nell’antichità si credeva tanto nei poteri magici delle pietre preziose. I ciondoli in ambra conservati nei musei sono considerati amuleti con diversi utilizzi ad esempio li indossavano i cacciatori dei paesi baltici per migliorare la caccia. Si credeva che l’ambra richiami il bene e possa aiutare ad attirare la fortuna. Questo perché l’ambra di fatto ha proprietà elettrostatiche, tanto che gli uomini prestorici se ne sono accorti senza però riuscire a spiegare il motivo. La capacità dell’ambra di attrare piccoli oggetti la rendeva una pietra magica, ideale per gli amuleti portafortuna. Le misteriose caratteristiche dell’ambra, come la capacità magnetica e i colori caldi e seducenti, indussero gli antichi ad attribuire a quel materiale proprietà magiche, apotropaiche e mediche. In realtà, quello che una volta sembrava la stregoneria o la magia, oggi è facilmente spiegabile. Gli antichi talismani e amuleti sono conservati nei musei. In alcuni casi si tratta di piccole sculture realizzate da intagliatori delle città greche della costa ionica e delle città etrusche della Campania, ma è possibile ammirare anche vere e proprie collane o cinture di inestimabile valore.
Nell’antica Grecia Talete chiamò l’ambra electron (ἤλεκτρον) perché si accorse che, se strofinata attrae differenti oggetti leggeri, come le piume, il pelo o piccoli pezzi di carta. Questo fenomeno è stato approfondito e descritto dallo scienziato inglese, William Gilbert nel 1600. Gilbert formulò una teoria che giustificava questo fenomeno, detto elettrizzazione per strofinio, ipotizzando che per effetto del riscaldamento dei corpi a causa dello strofinio, venga emesso dal corpo un fluido che ha la capacità di attrarre gli oggetti leggeri posti nelle vicinanze. Nonostante la spiegazione scientifica dell’elettrizzazione, la credenza nelle proprietà magiche dell’ambra e la sua capacità di attirare il bene è ancora diffusa.

Poteri benefici dell’ambra
Le credenze nei poteri benefici dell’ambra a Roma scopriamo grazie a Plinio il Vecchio, scrittore, ammiraglio e naturalista romano. Gli esempi di come utilizzare il potere curativo dell’ambra venivano riportati da lui numerose volte. Scrisse che si indossavano (e si indossano ancora) le collane d’ambra per curare le infezioni alla gola e per far passare la tonsillite.
In Cina, l’Ambra Baltica mescolata con l’oppio era utilizzata come un sedativo efficace, analgesico e spasmolitico. Invece in Europa Centrale nel XVIII secolo, l’uso delle collane in ambra era raccomandato per sedare le ire delle donne isteriche, per calmarsi in generale e dormire bene.

Collana d’ambra a cosa serve
Nei paesi baltici l’ambra era un rimedio naturale molto popolare. Come oggi, si mettevano le collanine d’ambra ai bambini e neonati per alleviare il dolore durante la dentizione. Jantar, perché così chiamano la pietra miracolosa, aiutava a curare il reumatismo, malattie degli occhi e la gola, e persino infertilità. Una pepita di ambra applicata in prossimità del plesso solare stabilizza il cuore, sistema circolatorio e la milza.
Gli specialisti di medicina naturale raccomandano di indossare una collana d’ambra per i disturbi cardiaci e della tiroide e anche l’asma, la bronchite, tonsillite, o mal di denti. Tuttavia alcune delle antiche credenze sulle proprietà d’ambra sono state confermate da ricerche scientifiche.

Acido succinico
È stato scoperto che l’acido succinico presente nell’Ambra Baltica, agisce come un biostimolante: stimola il sistema nervoso, regola i reni e l’intestino, è un agente antiinfiammatorio ed è atossica. Sulla base di questo componente si producono pomate e creme per il reumatismo, l’asma, ulcere e irritazioni della pelle, bronchite, infiammazioni della gola e della tiroide. L’acido e l’olio, ottenuti dall’ambra sono utilizzati anche dall’industria cosmetica, contro i radicali liberi, hanno proprietà disinfettanti, nonché mitigazione di ustioni e punture di insetti. Per queste ragioni, i produttori competono offrendo sempre nuove idee per l’utilizzo dell’ambra. Sono presenti sul mercato incensi, le creme, svariati accessori e perfino materassi con l’ambra.
Gli scienziati da diversi secoli, hanno studiato e cercato di descrivere le proprietà dell’ambra. Nel 1546 lo scienziato tedesco Georgius Bauer, detto Agricola voleva spiegare l’origine dell’ambra e svolgendo le sue ricerche è stato il primo ad ottenere l’acido succinico d’Ambra Baltica. Nel processo di distillazione “secca” (in assenza d’aria) si ottiene: colofonia (65%), olio (27%) e acido succinico (8%). Le proporzioni possono variare. Alla fine del XVII secolo, il chimico inglese Robert Boyle, ha approfondito questi studi. L’olio di ambra è stato usato per trattare la sifilide, calcoli renali e raffreddori. Faceva parte dell’Acqua di Luce, un rimedio stimolante molto popolare in questi tempi. Il botanico polacco, Stefan Falmirz con l’incenso d’Ambra Baltica curava la peste. Il dottor farmacista, Jan Karol Freyer ha composto tanti medicinali e pomate a base di ambra, che curavano le nevrosi, disturbi gastrici, paralisi e tanto altro. Invece in Inghilterra i medici usavano l’incenso d’ambra in caso di tubercolosi.
L’acido succinico che si trova nell’ambra, oggi si può ottenere anche in laboratorio a costi più bassi e in quantità elevate. È ampiamente usato nel campo medico. Nell’industria alimentare viene chiamato E363 ed è un regolatore di acidità e anche un aromatizzante.
Un altro ingrediente ampiamente usato è la colofonia. Le creme a base di colofonia naturale e l’olio hanno un effetto riscaldante e si usano per reumatismi, torcicolli e artriti.
Secondo la dott.ssa di ricerca Aniela Matuszewska, che nel 2010 ha pubblicato un libro sull’ambra, tante delle proprietà dell’ambra descritte richiedono ancora un approfondimento. È stato approvato che l’ambra ha la capacità di interazioni intermolecolari, che combatte i radicali liberi ed emette i ioni negativi. Tuttavia per curare le gravi patologie e sempre meglio consultare un medico specializzato.

Stafilococco e l’ambra
Igor Kaczmarczyk di Gdynia è un giovane scienziato polacco che poco fa ha finito lo stage nel centro di ricerca in Israele – Weizmann Institute of Science. Con la sua ricerca sull’ambra si è qualificato al European Union Contest for Young Scientists. Il ricercatore spiega che all’inizio verificava se le sostanze contenute nell’ambra hanno funzioni antibatteriche. Soprattutto quando si tratta di batteri resistenti ai farmaci, o quelli che non rispondono alla maggior parte degli antibiotici attualmente in uso e diventano rapidamente resistenti al nuovo. A suo parere, dopo un lungo lavoro, ha ottenuto un estratto, che in bassa concentrazione uccide lo stafilococco aureo, pur rimanendo completamente neutrale verso i batteri intestinali come Escherichia coli che vivono nella parte inferiore dell’intestino e sono necessari per la corretta digestione del cibo. Dunque ci prepariamo all’arrivo di un farmaco innovativo a base di ambra!
Ambra in cristalloterapia: terzo chakra
La cristalloterapia un’antica metodologia di medicina alternativa con utilizzo delle pietre e cristalli. Nei trattamenti tutte le pietre naturali sono importanti e ciascuna ha un ruolo diverso. L’ambra è molto versatile perché ha la capacità di assorbire il male proprio dove è posizionata. Difende, protegge dai pericoli e assalti di tutti i tipi. È un vero portafortuna per la sua buona energia vitale che spinge l’individuo ad essere più positivo, tranquillo e fiducioso. Allontana preoccupazioni, ansie e timori, per ciò aiuta anche a dormire bene. È una pietra del terzo chakra ma nelle tonalità più scure anche del secondo chakra.

Gli specialisti della medicina naturale spiegano che ciascuno di noi è circondato da un campo elettromagnetico. Come risultato di stress, o malattia si verifica un eccesso di cariche positive. Invece i nostri corpi funzionano correttamente, quando tra le cariche positive e negative c’è un equilibrio. Secondo loro con l’aiuto dell’ambra, che produce cariche negative, possiamo tornare in equilibrio.
Per quanto riguarda gli studi, è stato dimostrato che la pietra d’ambra contiene: silicio, magnesio, ferro, calcio, potassio, composti organici volatili combinati con lo iodio e gli acidi resinici. La più efficace è l’ambra grezza, completamente naturale. Ha proprietà antibatteriche, facilita la guarigione e riduce anche la pressione sanguigna, aumenta la secrezione della bile (importante per la digestione), lenisce, stimola l’organismo a combattere le malattie e rigenerarsi.